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Unione Valdera

LA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ DELL’UNIONE VALDERA FA APPELLO AI CITTADINI, AI CANDIDATI E ALLE CANDIDATE PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

LA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ DELL’UNIONE VALDERA FA APPELLO AI CITTADINI, AI CANDIDATI E ALLE CANDIDATE PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

La Commissione Pari Opportunità (CPO) dell’Unione dei Comuni della Valdera ricorda a tutte le persone chiamate al voto nelle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio che è possibile dare la propria preferenza sia a una donna sia a un uomo. Nei comuni con una popolazione inferiore ai 15000 abitanti, è possibile dare  due preferenze, purché una a una donna e l’altra a un uomo. La CPO invita quindi, coerentemente con il suo compito (Regolamento, art. 3) di “promuovere azioni che rendano realizzabile un maggior impegno politico delle donne, favorendo il loro inserimento e la loro nomina nella rosa dei candidati politici locali, provinciali, regionali e nazionali”, tutte le elettrici e tutti gli elettori a garantire con il  voto il  rispetto  del principio della parità di accesso delle donne e  degli  uomini  alle cariche elettive.


Nel suo comunicato la CPO dell’Unione Valdera fa inoltre appello alle candidate e ai candidati di tutte le liste affinché inseriscano tra gli obiettivi specifici del loro programma elettorale la promozione di azioni coerenti con le politiche di Pari Opportunità, al fine di promuovere qualsiasi discriminazione diretta o indiretta fondata su sesso, genere, disabilità, religione, provenienza, e a favorire le condizioni di riequilibrio della rappresentanza tra uomo e donna in tutti i luoghi decisionali del territorio, secondo i principi di parità sanciti dagli artt. 3 e 37 della Costituzione Italiana, in conformità con  a L. R. 14 del 23/02/87.


Infine la richiesta alle candidate e ai candidati che risulteranno eletti di impegnarsi pubblicamente fin da subito ad adottare, nell’espletamento del loro mandato elettorale, interventi di contrasto alla violenza di genere contro le donne in tutte le sue forme, già previsti dalla Regione Toscana, a promuovere l’educazione al genere e all’affettività, a implementare servizi per l’accoglienza e l’ospitalità di donne vittime di violenza e i loro figli/e, a rafforzare le reti territoriali volte alla prevenzione e al contrasto alla violenza di genere.