Una manifestazione molto partecipata ed altrettanto sentita per ricordare l’indimenticabile presidente della Polisportiva Casarosa, Carlo Orsini.

Circa 450 sono stati gli atleti che hanno preso parte al “5° Memorial Carlo Orsini”, manifestazione ludico motoria ricreativa, nonché 52esima prova valida per il 39° Trofeo Provinciale Pisano di Podismo, organizzata dalla Polisportiva Nevilio Casarosa di Fornacette.

L’iniziativa ha avuto inizio alle ore 19.00 di Venerdì 4 Agosto ed ha proposto a tutti gli iscritti piacevoli percorsi con brevi tratti di strada paesana, lunghi sentieri e viottoli nel tranquillo scenario naturale della campagna nostrana sulle rive dell’Arno.

L’organizzazione della corsa, come al solito, è stata perfetta sotto ogni punto di vista, dalla logistica all’assistenza sanitaria (assicurata da due ambulanze, una della Pubblica Assistenza Fornacette e l’altra della Misericordia di Fornacette), dalla ristorazione lungo il percorso all’inappuntabile e costante presenza dei volontari nei punti critici per regimare il traffico stradale nei brevi tratti in cui auto e concorrenti avrebbero dovuto inevitabilmente convivere e per controllare il corretto svolgimento della corsa.  Un percorso relativamente facile, con alcuni brevi saliscendi ma senza asperità di rilievo, adatto per tutti, giovani, meno giovani, bambini e, perché no, anche per amici a quattro zampe con guinzaglio al seguito. I partecipanti, a seconda delle proprie possibilità, hanno potuto scegliere se affrontare il circuito di 3, 5 o 9 Km.  

Molto toccante il momento antecedente la premiazione dei concorrenti quando, sul palco della pista del Parco della Fornace, il Presidente della Polisportiva Nevilio Casarosa, Alessandro Zocchi, ha ricordato la figura dell’indimenticato Carlo, amatissimo ex Presidente della Polisportiva stessa e Segretario/Cassiere per un decennio della Associazione Fotografica Fornacette, prematuramente scomparso, a cui il Memorial è dedicato. Una testimonianza sobria culminata con la consegna da parte del Vicesindaco Roberto Gonnelli di un simbolico riconoscimento affettivo ai familiari.