Difficile non notare come l’Unione Valdera sia un passo avanti, nel campo dell’’innovazione tecnologica, rispetto a tutti i comuni della Provincia di Pisa (compreso il capoluogo) e a vaste aree della Regione Toscana. A confermare e consolidare questa tesi alcune certezze ed altre novità. L’Unione è infatti una dei pochi enti ad avere digitalizzato la quasi totalità dei propri procedimenti amministrativi, come ad esempio le iscrizioni on line ai servizi scolastici, educativi e sociali, nonché i procedimenti SUAP mediante SPID (Sistema pubblico identità digitale). Ma l’assoluta novità riguarda l’accessibilità dei suoi strumenti anche a dipendenti non vedenti o ipovedenti.
Un impiegato comunale che opera come centralinista in uno dei Comuni dell’Unione e che ha già mostrato di conoscere e padroneggiare perfettamente i mezzi informatici, è stato messo nelle condizioni di poter svolgere una serie di funzioni che fino a questo momento la sua disabilità gli impediva di assolvere. L’Unione Valdera ha infatti commissionato ed ottenuto la modifica del software del protocollo informatico per renderlo leggibile ai sintonizzatori vocali utilizzati dal personale ipovedente e non vendente. Non una cosa da poco considerate le potenzialità che questo nuovo sistema riesce, per così dire a “sbloccare” e che ci sono state testimoniate dallo stesso dipendente che già da una settimana può usufruire di questi nuovi strumenti.
Un grande risultato che dimostra quanto l’Unione sia attenta al processo di empowerment al’interno della propria organizzazione, ovvero alla capacità di fornire a tutto il personale gli stessi strumenti e le stesse possibilità. Merito della squadra del CED informatico dell’Unione che oltre ad aver reso la maggior parte dei procedimenti digitali, oltre ad aver contribuito in questo modo a migliorare l’efficienza, l’efficacia, la trasparenza e l’economicità dell’azione amministrativa, adesso permette anche una completa accessibilità ai documenti per tutti dipendenti e cittadini, rimuovendo in tal modo, le barriere tecnologiche che limitano il principio costituzionale dell’uguaglianza.